Lavorare in proprio: ecco come fare per iniziare

Sogni di lavorare in proprio perché vuoi essere libero e indipendente? La libertà è sicuramente il primo fattore che induce a scegliere la libera professione. È vero sarai tu a decidere gli orari, il carico di impegni e le modalità di lavoro. Questi aspetti, però, possono essere positivi e negativi allo stesso tempo. Il lavoro in proprio cioè ha i suoi pro e i suoi contro, come il lavoro da dipendente. Scopri insieme a noi come costruire la tua attività perché diventi un’impresa di successo, capace di garantirti una carriera soddisfacente sia dal punto di vista economico che da quello professionale.

Inventarsi un lavoro: inizia con una ricerca di mercato

Per lavorare in proprio devi effettuare uno studio preliminare. Questa fase di ricerca è fondamentale per qualsiasi attività, dai semplici negozi di abbigliamento alle agenzie di organizzazione eventi fino agli studi di ingegneri, avvocati e architetti.

Uno studio preliminare che si rispetti prevede:

  • selezione dell’area in cui dovrebbe sorgere l’attività
  • individuazione del target
  • analisi dei competitor (servizi e prodotti che offrono, utenza di riferimento, percezione dell’azienda, livello di fidelizzazione dei clienti e così via)

Questa analisi ti consente di fare chiarezza riguardo il tuo stesso progetto. Potresti accorgerti, per esempio, che ci sono già troppe realtà che offrono il tuo stesso servizio. Il mercato cioè è saturo e sarebbe meglio radicare la tua attività altrove.

L’individuazione del target è un altro passaggio molto importante. Poniamo che tu voglia aprire un’attività di ristorazione gourmet destinata a una clientela elegante. Dovrai individuare bene il quartiere in cui aprire il tuo ristorante. Se le zone centrali sono fuori discorso, non puoi aprirlo neppure in zone meno centrali ma molto giovanili. I ragazzi, infatti, difficilmente frequenteranno il tuo ristorante.

Lavorare in proprio: redigi il tuo business plan

La tua ricerca di mercato è la base di partenza per la redazione del business plan. Di cosa si tratta? Del progetto messo nero su bianco. In particolare un business plan deve contenere:

  • esposizione sintetica dell’attività
  • descrizione della struttura societaria/aziendale (operi da solo, hai dei soci, quante persone dovresti assumere e cosi via)
  • obiettivo dell’attività e indicazione della modalità in cui intendi organizzarla
  • piano finanziario (conto economico previsionale, piano dei flussi e conto patrimoniale previsionale, tutto calcolato su almeno tre anni)
  • dati derivanti dalla tua analisi di mercato (mercato di riferimento, target, concorrenza)
  • conclusioni

Il business plan è importante per la ricerca di eventuali finanziatori. Dovrai quindi essere chiaro, preciso e diretto in modo che tutto sia molto comprensibile e attiri l’attenzione di futuri, possibili soci.

Trova i tuoi finanziatori

Sei laureato in scienze dell’educazione e vuoi aprire una ludoteca? Hai studiato lettere e ti sei specializzato nei nuovi mezzi digitali e vuoi fondare un’agenzia di comunicazione? Per aprire queste attività hai a disposizione una serie di agevolazioni e incentivi statali. 

INVITALIA, per esempio, è l’agenzia del Ministero dell’Economia il cui compito è favorire l’imprenditorialità, erogando fondi destinati a giovani, donne e realtà del Sud Italia. Hai persino la possibilità di accedere a fondi a tasso zero per la creazione di nuove imprese. Se hai compilato il tuo business plan, puoi contattare INVITALIA per individuare con gli addetti l’incentivo più giusto per il tuo progetto d’impresa.

Come aprire una ditta individuale

Per lavorare in proprio in maniera rapida e senza grossi investimenti iniziali puoi optare per la formula della ditta individuale. Si tratta di una forma giuridica sicuramente meno dispendiosa rispetto a una cooperativa o a una società.

Che cosa significa nello specifico ditta individuale? Si tratta di una persona fisica che svolge un’attività per la produzione di beni o per la fornitura di servizi.

Le caratteristiche che contraddistinguono una ditta individuale sono le seguenti:

  • responsabile unico. La persona che apre la ditta è cioè l’unico ad assumersi i rischi giuridici e finanziari dell’attività. Questo significa che in caso di debiti, per esempio, è l’unico a risponderne davanti alla legge
  • autonomia decisionale e gestionale. L’imprenditore ha la possibilità di agire in maniera libera e indipendente
  • lato economico più gestibile. I costi per aprire una ditta individuale sono più contenuti. Lo stesso discorso vale anche per i costi di gestione
  • numero inferiore di adempimenti fiscali e burocratici 

Cosa serve per dare vita a una ditta individuale

Per aprire una dita individuale devi compiere una serie di passi. Ti illustriamo noi i passaggi per iniziare a lavorare in proprio:

  • denuncia di inizio attività presso l’Agenzia delle Entrate
  • apertura di una partita IVA con indicazione del codice ATECO e del regime fiscale (la ditta individuale è compatibile con il regime forfettario)
  • iscrizione al registro delle imprese REA
  • iscrizione all’INPS
  • apertura posizione all’INAIL (se necessaria)

Dovrai cioè inviare tutti questi documenti per via telematica con la cosiddetta ComUnica sul portale del Registro delle Imprese. In questa fase è bene rivolgersi a un consulente. Un esperto cioè in materia fiscale che possa consigliarti la formula più vantaggiosa dal punto di vista economico e aiutarti a non commettere errori.

Idee per lavorare in proprio

Sai che vorresti evitare il lavoro dipendente, ma non hai ancora le idee chiare sul tuo futuro professionale? Ti suggeriamo noi qualche idea per lavorare in proprio. Parti sempre dalle tue inclinazioni personali per individuare l’attività da svolgere.

Se hai una passione per cani e gatti, potresti aprire una pensione per animali o un centro di addestramento. In ambito naturale, in realtà, ci sono tante attività interessanti. Puoi aprire un garden center, mettere in piedi una fattoria didattica, avviare una ditta di produzione di pellet oppure fondare un’azienda agricola per la coltivazione di bambù, di luppolo o di canapa.

Il bambù, per esempio, è una scommessa su cui molti puntano, perché questa pianta trova larghissimo impiego nell’edilizia e nel settore della produzione di arredi. Secondo le proiezioni degli ultimi anni, tra l’altro, starebbe scalzando piano piano la supremazia del legno nella realizzazione di mobili.

Hai bisogno di spunti? Ti proponiamo qualche idea di attività che potresti aprire:

  • nido familiare in casa
  • orto e frutteto a Km 0
  • comunità alloggio per anziani
  • centri coworking
  • baby parking
  • scuola di cucina
  • attività di organizzazione di corsi di formazione per adulti
  • agenzia di shopping tour per turisti. Si tratta di una formula importata dagli Stati Uniti che prevede l’organizzazione di tour per lo shopping tematico, da quello enogastronomico a quello incentrato sul made in Italy (vestiti, scarpe e accessori)
  • agenzia di banqueting e catering
  • ristorazione a domicilio
  • FabLab, laboratorio di stampa 3D
  • agenzia di servizi per il telelavoro
  • agenzia di servizi per la terza età (fornitura di servizi infermieristici, riabilitazione domiciliare, servizio di disbrigo pratiche burocratiche, pulizia a domicilio, compagnia e supporto psicologico, sorveglianza diurna e notturna, assistenza alla mobilità e così via)
  • allevamento bio di galline con relativa ovicultura
  • azienda di coltivazione idroponica
  • piccolo caseificio con annesso allevamento di pecore e capre
  • azienda di elicicoltura

L’ultima attività, ad esempio, è molto particolare. Si tratta dell’allevamento di lumache. Può sembrare strano, ma è un’attività piuttosto remunerativa perché le lumache sono impiegate sia in cucina che in cosmesi. Le uova di chiocciola, infatti, sono davvero pregiate. Diversi chef stellati sono disposti a pagare cifre di tutto rispetto per usare le uova di chiocciola nei loro piatti. La bava, invece, è usata nel settore cosmetico per la produzione di creme e unguenti in quanto favorisce la rigenerazione cellulare e contribuisce a cancellare i segni dell’età.

Credits immagine: Jcomp/DepositPhoto.com


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