Che cos’è il riscatto della laurea e come si ottiene

Vorresti sapere come richiedere il riscatto laurea? In questa guida ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Abbiamo però una brutta notizia di cui vogliamo informarti subito: il riscatto della laurea gratis purtroppo non esiste, sebbene l’idea originaria fosse quella di dare una sorta di valore contributivo agli anni di studio, ma senza versamenti, pur sempre rispettando specifici requisiti.

Un’altra delle ipotesi avanzate prevedeva il riscatto della laurea gratis per i meritevoli, permettendo, così, l’accesso alla pensione in base al merito e ad alcuni requisiti, come il conseguimento del titolo di studio entro il tempo stabilito a coloro che fossero nati tra il 1980 ed il 2000.

Tuttavia, nonostante le numerose richieste, si è riusciti ad arrivare esclusivamente ad un riscatto di laurea agevolato, di cui parleremo più avanti. Questo servizio è rivolto a coloro che abbiano conseguito un diploma di laurea o un titolo equiparato e ai soggetti inoccupati che al momento della domanda non risultino mai stati iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.

Sei curioso di scoprire come si riscatta la laurea?

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Riscatto sì, Riscatto no

Il riscatto della laurea è un’opportunità che esiste da diversi anni ormai, e che spesso veniva sfruttata solo molti anni dopo aver terminato gli studi universitari. L’aspetto negativo? Gli elevatissimi costi da sostenere. Per fortuna oggi le cose sono diverse, vediamo insieme i principali cambiamenti.

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Una grande opportunità

È evidente che poter conteggiare gli anni di studio ai fini pensionistici sia una grande opportunità che molte persone hanno deciso di non lasciarsi sfuggire. Ma cos’è il riscatto di laurea? Il sito dell’INPS ci offre questa definizione:

“Il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio”.

In poche parole, viene data la possibilità di convertire gli anni trascorsi all’università in anni utili per l’anzianità contributiva che sommati a quelli di lavoro permettono di accorciare i tempi della pensione.

come si riscatta la laureaOvviamente, per avanzare l’effettiva domanda di riscatto è necessario aver conseguito effettivamente il titolo, ma è bene sottolineare che il riscatto si riferisca solo agli anni accademici in cui si è svolto il corso legale di laurea, non prendendo in considerazione, dunque, gli anni in cui l’interessato è andato fuori corso. Non è permesso ottenere il riscatto se durante gli studi universitari è stata svolta un’attività lavorativa.

Se è vero che non è possibile riscattare gratuitamente la laurea, è altrettanto vero che nell’ultima legge di bilancio è stata introdotta una misura che consente ai laureati che non abbiano superato i 45 anni di riscattare gli anni di studio ad un costo molto inferiore rispetto a prima, con un risparmio di circa il 60%. Le agevolazioni previste sono legate all’età e alla presenza o meno di contributi prima del 1996. Come è evidente, l’accesso al riscatto della laurea non è concesso a tutti e per beneficiarne il cittadino deve possedere determinati requisiti legati all’età e agli anni di iscrizione presso un ateneo.

I requisiti per fare domanda ed il calcolo dell’onere

Per poter usufruire del riscatto laurea, vi sono dei requisiti fondamentali. Vediamoli insieme:

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, decreto legislativo 184/1997;
  • essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto dalla legge 24 dicembre 2007, n. 247 per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2008.

Per poter fare domanda, il cittadino, ovviamente laureato, deve presentare la domanda di riscatto all’INPS attraverso l’apposito servizio. Il pagamento dell’onere è da effettuarsi tramite gli appositi bollettini MAV inviati dall’INPS con il provvedimento di accoglimento. Potrai decidere di pagare, anche a rate e con addebito bancario, secondo le due modalità previste per questo tipo di servizio:

  1. rivolgendoti ai soggetti aderenti alle “reti amiche” come tabaccherie e punti di pagamento, o come gli sportelli bancari di Unicredit;
  2. comodamente online attraverso il sito dell’INPS.

Ma come avviene il calcolo dell’onere? L’onere di riscatto dei periodi del corso di studi universitario viene determinato attraverso le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Nel caso in cui i periodi oggetto di riscatto si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare è determinato con i criteri previsti dall’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338; nel caso in cui i periodi da riscattare si collochino nel sistema contributivo, il corrispondente onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto.

I titoli che si possono riscattare

Ecco per te un elenco dei principali titoli che possono essere riscattati:

  • diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
  • diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.

Tra i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, possono essere riscattati ai fini pensionistici, i nuovi corsi che danno luogo al conseguimento dei seguenti diplomi come titolo di studio:

  • accademico di primo livello;
  • accademico di secondo livello;
  • di specializzazione;
  • accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario dall’articolo 3, comma 6, decreto n. 212 del Presidente della Repubblica dell’8 luglio 2005 (messaggio 14 giugno 2010, n. 15662).

Il riscatto può riguardare l’intero o anche i singoli periodi. Infatti, dal 12 luglio 1997 è possibile riscattare due o più corsi di laurea anche per i titoli conseguiti prima di questa data. Ricorda: non è possibile chiedere la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto laurea legittimamente accreditata a seguito del pagamento del relativo onere e se hai conseguito un titolo accademico all’estero, sappi che la normativa stabilisce che questi non abbiano valore legale in Italia, salvo il caso di legge speciale o di accordi bilaterali.

Le tipologie di riscatto laurea

Vediamo subito quali sono le tipologie di riscatto laurea in cui potresti identificarti:

  • Soggetti inoccupati, ovvero, i soggetti non iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero. Per il 2019 il costo è di circa 5.240 euro per ogni anno riscattato;
  • Riscatto ordinario, per chi ha conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati. Valgono anche i dottorati di ricerca e i titoli accademici 3+2. Il costo corrisponde al 33% dell’imponibile previdenziale delle ultime 52 settimane prima della domanda;
  • Riscatto agevolato per gli under 45, dove è possibile riscattare solo gli anni di durata legale del corso sostenuti dal 1996 in poi. Il richiedente non deve avere versamenti contributivi durante gli anni di corso. Per il 2019 il costo è di circa 5.240 euro per ogni anno riscattato;
  • Recupero dei periodi contributi (dal 1996), per chi ha periodi lavorativi non coperti da contribuzione oppure i suoi superstiti, i parenti e affini entro il secondo grado. Ovviamente, non bisogna essere titolari di pensione.

In questa guida ti abbiamo offerto tutte le informazioni utili su come si riscatta la laurea. Ci vediamo al prossimo


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