Come diventare export wine manager
La figura dell’export manager, in un panorama economico mondiale ormai improntato alla globalizzazione, risulta essere fondamentale per ogni impresa.
Il suo compito è quello di sviluppare una strategia di internazionalizzazione per l’azienda cui fa riferimento.
Ma in cosa consiste lo sviluppo di tale strategia?
Il lavoro dell’export manager inizia con l’analisi dei mercati esteri e la scelta di quelli potenzialmente interessanti per il prodotto e/o servizio della propria impresa.
Una volta selezionato il proprio mercato di riferimento è necessario guidare il processo di ingresso e conseguente affermazione di prodotti e/o servizi nello stesso.
L’export manager dovrà:
- stabilire le politiche commerciali;
- analizzare la concorrenza;
- organizzare la rete distributiva;
- gestire le vendite;
- redigere accordi istituzionali e commerciali con i partner locali.
Le conoscenze dell’export manager devono spaziare dalle strategie di marketing ai meccanismi di internazionalizzazione, dalle polizze assicurative ai sistemi bancari, dalle procedure contrattuali alla logistica dei trasporti, oltre a una esperta padronanza delle lingue, una delle caratteristiche del lavoratore di oggi. Dovrà inoltre essere una persona intraprendente e dinamica.
Naturalmente tali conoscenze e competenze devono essere adattate e modellate in relazione al settore in cui si opera. Un settore interessante, in cui questa figura sta acquistando sempre più importanza, è il settore vinicolo.
Secondo l’analisi Coldiretti del 2016 il vino made in Italy conquista la leadership mondiale della produzione, superando la Francia, con 50 milioni di ettolitri e registra un aumento del +3% del valore dell’export, raggiungendo il massimo storico di sempre di 5,6 miliardi.
L’esportazione del vino italiano registra un +5% in Francia, +3 negli Stati Uniti, +1% in Spagna, +14% in Australia; doppia cifra registrata anche per lo spumante, con un +57%, nella patria dello Champagne.
Proprio per la fioritura di questo mercato è possibile che siano le più disparate figure, che già operano nel settore, ad aver bisogno di formazione e aggiornamenti in relazione al tema dell’esportazione:
- il piccolo viticoltore;
- l’enologo;
- l’imprenditore vinicolo;
- il responsabile commerciale di un’azienda vinicola.
Da non dimenticare il giovane laureato interessato proprio a tale settore.
È da tale necessità che Unicusano inserisce nella sua offerta formativa un master in export wine management.
L’offerta del Master
Il percorso formativo proposto ha come obiettivo la formazione di figure professionali in grado di sviluppare e mantenere rapporti con i mercati internazionali specializzati.
Fondamentale l’apprendimento della gestione di identità e immagine delle aziende.
La qualità del vino made in Italy diventa elemento prezioso per la costruzione dello storytelling per presentarsi sui diversi mercati.
Il metodo di insegnamento scelto è quello dell’e-learning: 1500 ore di lezioni disponibili sulla piattaforma digitale dell’università, a cui si affiancano incontri di wine teasting e incontri con professionisti del settore.
Al termine del master, superata la prova finale, verrà rilasciato il diploma come certificazione di conoscenze e competenze acquisite.
Se sei interessato al master in export wine management, compila il form sulla destra o contattaci al numero verde 06.456783.63.