Come diventare mobility manager a Salerno
Negli ultimi anni la mobilità sostenibile è un tema sempre più discusso in relazione al dibattito sulle politiche ambientali internazionali, nazionali e locali. Queste hanno come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale legato alla mobilità tanto delle persone, quanto delle merci. Il settore dei trasporti è infatti uno dei responsabili dell’inquinamento atmosferico e acustico. Ottimizzare la mobilità urbana è considerata una priorità per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
I principali promotori di una mobilità sostenibile sono le amministrazioni pubbliche. Queste perseguono l’obiettivo di riduzione della presenza degli autoveicoli privati nelle aree urbane tramite sostenendo la mobilità alternativa:
- con il trasporto pubblico;
- a piedi;
- in bicicletta;
- con i mezzi di trasporto privati condivisi, quindi con le iniziative di car sharing e car-pooling.
Sicuramente il successo di tali politiche è dato dall’integrazione di queste diverse soluzioni. Questi interventi devono essere guidati da alcuni principi di riferimento:
- migliorare il sistema di prossimità, così da ridurre le distanze;
- destinare parte della superficie urbana alla mobilità sostenibile;
- realizzare una rete di trasporti che consenta spostamenti più veloci rispetto a quelli con il mezzo privato.
La funzione del mobility management, e quindi delle politiche volte alla realizzazione di una mobilità sostenibile, non è propria solo del settore pubblico ma anche di quello privato.
La figura professionale del mobility manager è stata introdotta dal Decreto interministeriale Mobilità sostenibile nelle aree urbane, o anche decreto Ronchi, del 27/03/1998.
Gli enti pubblici con più di 300 dipendenti per unità locale e imprese con complessivamente più di 800 dipendenti devono avere un responsabile della mobilità del personale. Il decreto, assieme al decreto del 20/12/2000, delinea due figure professionali: il mobility manager di azienda e il mobility manager di area. Le nomine di entrambi devono essere comunicate al Comune di riferimento.
Ma chi è il mobility manager? È un professionista che si occupa dell’organizzazione e dell’ottimizzazione degli spostamenti dei dipendenti di un’azienda o di un ente. Nello specifico il mobility manager di azienda è incaricato di sviluppare soluzioni di trasporto alternativo dei dipendenti per ridurre l’utilizzo dell’auto privata. Il mobility manager di area invece è una figura di supporto istituita presso l’Ufficio Tecnico di ogni Comune con vari compiti:
- consulenza presso le aziende per lo sviluppo dei piani di spostamento casa-lavoro;
- promozione di iniziative di mobilità di area;
- mantenimento dei collegamenti tra le aziende di trasporto locale e la struttura comunale.
Il mobility manager, per adempiere agli obblighi legislativi, deve essere una figura interna all’azienda. Questo per la redazione dei piani spostamento casa-lavoro può rivolgersi anche a consulenti esterni.
Il responsabile della mobilità aziendale si occupa prevalentemente di pianificazione. Deve conoscere il territorio in cui l’azienda o l’ente opera e le politiche relative alla sostenibilità del territorio stesso.
Per rendere efficace il piano spostamenti casa-lavoro è necessario pensare ad azioni, in grado di ridurre concretamente l’impatto ambientale, che rientrano in due macro-categorie:
- facilitazione dell’utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico;
- facilitazione degli spostamenti ciclabili.
Nella prima macro-area rientrano gli interventi volti alla riduzione dell’utilizzo del mezzo privato quindi incentivi economici aziendali per l’uso dei mezzi pubblici, attivazione di navette aziendali ma anche car-pooling. Quest’ultimo indica la condivisione tra colleghi dell’automobile: due colleghi che utilizzano la stessa auto dimezzeranno l’impatto ambientale rispetto all’utilizzo ciascuno della propria. Per quanto riguarda invece il secondo ambito d’azione, qui le iniziative dei mobility manager sono limitate dalle politiche territoriali.
Le aziende con mobility manager impegnato nell’attivazione di politiche per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro ne guadagnano in immagine. Scelte di tipo etico nella gestione delle imprese contribuiscono infatti a una percezione positiva da parte dei clienti attuali e futuri.
La gestione della mobilità è in continua evoluzione e di conseguenza anche la figura del mobility manager lo è. Risulta necessario un aggiornamento delle proprie conoscenze come quello offerto dal master online in mobility management proposto dall’Università Niccolò Cusano.
L’offerta formativa
Il master in mobility management, afferente alla facoltà di economia, nasce come percorso post laurea con l’obiettivo di formare professionisti che potranno ricoprire la figura di responsabile della mobilità aziendale o aggiornare coloro che già occupano tale posizione.
La durata del percorso è annuale, con 1500 ore di lezione corrispondenti a 60 crediti formativi universitari. Questo è articolato nel seguente modo:
- lezioni video;
- materiali fad;
- eventuali test di autovalutazione.
Tutti i materiali sono disponibili 24/24h sulla piattaforma e-learning attivata dall’università.
Al termine delle lezioni è previsto un esame finale. I corsisti che lo supereranno, riceveranno un diploma a certificare quanto appreso.
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