Come Affrontare un Colloquio di Lavoro
Prima di essere assunti per un qualsiasi lavoro c’è bisogno di sostenere un colloquio volto a capire se si corrisponde al profilo ricercato dal datore di lavoro.
Vediamo in quest’articolo quali sono le tecniche giuste e il modo corretto per affrontarlo.
Dover affrontare un colloquio di lavoro non vuol dire soltanto essere esaminati sulle proprie competenze e capacità o sulle proprie doti umane. Il colloquio serve anche a te poiché è una chiara occasione di conoscenza dell’azienda e puoi sin da subito capire se c’è possibilità di crescita al suo interno e se le condizioni lavorative ti soddisfano.
Anche i periodi (di solito 2 mesi) di prova servono a capire se quello è il lavoro giusto per te, così come serve all’azienda per capire se sei tu quello giusto.
L’essenza del colloquio di lavoro è proprio data dalla possibilità di conoscersi: è una di quelle situazioni win-win per entrambi gli interlocutori. Da una parte serve a conoscere l’azienda e il lavoro da svolgere, dall’altra serve a capire se il candidato è in possesso delle capacità ricercate.
Candidarsi per la giusta posizione
Il primo trucco per affrontare un colloquio è quello di candidarsi per posizioni lavorative che sei effettivamente in grado di svolgere.
Candidarsi per un lavoro di cui si capisce poco porta tre tipologie di conseguenze:
- non sei in grado di superare il colloquio;
- nell’ipotesi in cui sarai assunto non riuscirai a svolgere con efficacia il lavoro e ciò ti porterà stress e malumore, nonché un pessimo stipendio;
- non servi all’azienda.
Per candidarsi ad una posizione lavorativa è essenziale avere un curriculum affine. Ti consigliamo di dare uno sguardo a questa guida su come migliorare il curriculum.
Affrontare un colloquio
Prima di fare un colloquio c’è bisogno di analizzare bene l’annuncio di lavoro al quale si è dato risposta. Di solito gli annunci lavorativi sono suddivisi in tre parti:
- breve descrizione dell’azienda;
- descrizione della posizione lavorativa in questione;
- caratteristiche e skills del profilo ricercato.
Arrivare pronti a fare un colloquio di lavoro vuol dire avere le skills corrispondenti (come detto prima) e conoscere bene cosa si dovrà svolgere durante il lavoro. Sono due cose strettamente collegate che fanno di voi un buon candidato.
Durante il colloquio bisogna mostrarsi sereni, essere ben vestiti: ciò non vuol dire presentarsi per forza in giacca e cravatta. Per esempio se ci si candida per un lavoro creativo (grafico, pubblicitario, arredatore di interni ecc…) è importante dare un’immagine creativa di sé e che sia coerente con la propria personalità. Non bisogna certo vestirsi da arlecchino, ma dare una buona immagine di sé è fondamentale per chi non sa come affrontare un colloquio di lavoro.
Bisogna, poi, saper parlare bene. Avere buone doti comunicative fa di te non solo una persona distinta, ma dimostra anche che sei capace di poter lavorare con qualcun altro in team. “Capire e farsi capire” è il mantra che deve accompagnarti.
Da non sottovalutare, poi, è l’ora di arrivo. È bene svegliarsi presto per poter fare tutto con calma, senza ridursi all’ultimo e arrivare in ritardo: è segno di mancanza di serietà. Bisogna presentarsi con 30 o 15 minuti di anticipo massimo al colloquio.
Quando affronti un colloquio di lavoro lo affronti con le tue capacità e con la tua esperienza. Fai esempi di lavori svolti precedentemente e dimostra concretamente quali sono stati i risultati ottenuti. Devi dar prova concreta di saper svolgere quel lavoro. Un’azienda scommette su di te solo se è sicura di vincere!
Domande da fare al colloquio di lavoro
Mai affrontare un colloquio in modo passivo. Mostrati interessato, reattivo, curioso di conoscere l’azienda e il suo approccio al lavoro. Poni domande!
Chiedi qualcosa sull’azienda, sulla sua storia, sui suoi maggiori successi. Non dimenticare che il colloquio è un’occasione per te, non un esame da passare a tutti i costi. Se l’azienda non ti convince pazienza…
“Il lavoro non è una merce”: così il sociologo Luciano Gallino definiva il lavoro di oggi. Il lavoro è un qualcosa di prezioso e le proprie capacità non vanno svendute al primo offerente. Le proprie competenze devono poter essere coltivate e per farlo c’è bisogno di un lavoro che lo consenta.
Chiedi se c’è possibilità di crescita, di avanzamento di carriera in futuro, di apprendimento e sviluppo di nuove skills, di formazione e tutto ciò che più ti serve o ti lascia perplessità. Sia tu che il datore di lavoro dovete essere sicuri che l’assunzione è il giusto passo da fare.