5 consigli utli per non sentirsi inadeguati
Come fare a non sentirsi inadeguati in particolari situazioni di imbarazzo?
Certamente può aiutare tenere un diario personale o darsi la carica con frasi incoraggianti o di in bocca al lupo. Tutte cose utili, e di cui parleremo, ma che non sempre bastano. Ecco perché, in questo articolo, cercheremo piuttosto di trovare le motivazioni che stanno all’origine del senso di inadeguatezza e soprattutto delle soluzioni più efficaci e durature per fronteggiare questa brutta sensazione.
Ci sono coloro che hanno il problema di sentirsi inadeguati in amore o chi ha paura di essere all’altezza sul lavoro e quelli che provano insieme un senso di inadeguatezza e depressione. Se anche a e capita di ritrovarti in situazioni del genere, non preoccuparti: non sei l’unica persona al mondo, anzi è una sensazione piuttosto comune e diffusa, ma soprattutto è una difficoltà che si può superare. Basta avere personalità e maggiore consapevolezza di se stessi e di ciò che sta intorno.
Vuoi saperne di più? Allora non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito della questione: come fare per non sentirsi inadeguati.
Problemi relazionali: senso di inadeguatezza
Nei paragrafi che seguono, cercheremo dunque di saperne di più su come a rilassare la mente e riuscire a non sentirsi inadeguati nelle situazioni che ci imbarazzano. Lo faremo attraverso cinque consigli utili che speriamo possano farti superare ogni eccessiva paura di sbagliare o complessi come quello di sentirsi falliti, che spesso rischiano di sfociare in un disturbo evitante o nel ritiro sociale.
Inadeguato: significato
Prima di tutto, occorre capire cosa si intende per inadeguatezza e quindi sentirsi inadeguata o inadeguato, uno status che il vocabolario Treccani definisce in questo modo:
«Non adeguato; inferiore, insufficiente per qualità o quantità a un determinato scopo: essere inadeguato a un compito, a un lavoro; stipendio inadeguato alle necessità di vita; frequente con uso assol.: accingersi alla lotta con mezzi inadeguati; avere una preparazione inadeguata».
Ne consegue che l’inadeguatezza è il fatto di essere inadeguato. Una sensazione, però, che spesso non ha motivo di esistere e che può essere dipeso da diversi motivi. Al centro dei quali c’è il tema della paura e un eccessivo senso di vergogna.
Quando questo genere di sensazioni ed emozioni prendono il sopravvento si tende a credere che:
- Non valgo niente;
- I miei difetti sono insormontabili;
- Non merito attenzioni e affatto da chi voglio bene;
- Devo sospettare di chi mi mostra affetto;
- Non merito di essere amato o amata e quindi sento inadeguatezza in amore;
- Se raggiungo dei traguardi sono solo frutto di fortuna e non delle mie capacità o della mia bravura.
Da queste considerazioni sbagliate e quindi da una lettura errata o comunque pessimistica della realtà, possono a loro volta derivare sindrome e disturbi controproducenti. Andiamo a scoprire quali.
Disturbo evitante della personalità e sindrome dell’impostore
Sentirsi inadeguati sfocia spesso in un disturbo di personalità caratterizzato da un’estrema sensibilità che porta all’inibizione sociale. Questo è detto Avoidant Personality Disorder (AvPD), in italiano disturbo evitante della personalità o disturbo ansioso di personalità.
Le persone affette da questo particolare disturbo si autoconvincono di essere socialmente incapaci o non attraenti a livello personale e per questo hanno paura di risultare antipatici, di essere rifiutati e ridicolizzati e quindi a sentirsi sempre fuori posto. Questo li porta ad evitare il più possibile le interazioni sociali.
Non è invece riconosciuto, ad oggi, come disturbo mentale la sindrome dell’impostore, altra particolare sensazione del sentirsi inadeguati.
Sindrome dell’impostore
Anche i migliori sbagliano, si sa. Ma un fenomeno forse sottovalutato è quello che affligge persone in gamba che però tendono a sottovalutare le proprie capacità. Anche questa è un modo di sentirsi inadeguati. Questa sindrome è detta “dell’impostore”.
Questa definizione è stata coniata nel 1978 da due psicologhe, Suzanne Imesda e Pauline Clance, in The imposter phenomenon in high achieving women: Dynamics and therapeutic intervention. All’interno del quale spiegano come si tratti di una condizione psicologica particolarmente diffusa fra le persone di successo, caratterizzata dall’incapacità di interiorizzare i propri successi e dal terrore persistente di essere esposti in quanto “impostori”.
In particolare molte donne, nonostante le eccezionali doti accademiche e professionali, persisterebbero nel credere di non essere davvero brillanti. Bensì avrebbero in un certo senso ingannato chiunque la pensi diversamente, ricevendo dunque una considerazione o una gratificazione eccessiva e non meritata. Nei casi più seri, questo sentirsi sbagliati è un pensiero che terrorizza la “vittima” della sindrome dell’impostore.
Cinque consigli per stare meglio con se stessi
Fatte tutte le doverose premesse del caso, passiamo adesso ai cinque consigli che ti abbiamo promesso per non sentirsi inadeguati:
- Impara ad ascoltare te stesso, le tue paure e i tuoi sentimenti. Come abbiamo accennato nell’introduzione di questo articolo, se è utile puoi anche tenere un diario personale nel quale appuntarti le tue sensazioni, le situazioni nelle quali non ti senti all’altezza, i tuoi pregi e i tuoi difetti. In modo da avere chiari quali sono questi ultimi e tentare di correggerli;
- Poniti dei piccoli obiettivi e raggiungili. Inizia da qualcosa che ami o in cui credi. Fai solo promesse realistiche e inizia a mantenerle. Aiuta gli altri. Concentrati su di te, ma non solo. Renderti utile a chi ha bisogno fa bene al tuo spirito e aumenta la tua sicurezza. Esci dalla tua zona di comfort. Basta scappare, bisogna essere determinati. Sfida le gradualmente le situazioni che ti mettono a disagio;
- Elimina qualcosa di deleterio. Se hai vizi o atteggiamenti specifici che non ti piacciono, ma ai quali non riesci a rinunciare, è il momento per neutralizzarli. Se ci riuscirai, ti sentirai davvero soddisfatto. Questo esercizio servirebbe a tutti per accrescere la propria autostima e dunque capire come essere sicuri di se. Allo stesso modo, non circondarti di persone negative che non credono in te o che sono brave solo a criticare o a farti sentire accusato o a disagio;
- Pensa e agisci positivo. Senza arroganza, l’ottimismo aiuta a vivere meglio;
- Trova il modo di darti la carica. Spesso fare attività fisica aiuta a distrarsi, a concentrare le forze e a sentirsi meglio. Molti traggono forza anche leggendo frasi e aforismi motivazionali.
Proprio di quest’ultimo punto parleremo nell’ultimo paragrafo di questa guida.
Frasi motivazionali
Ed eccoci quasi giunti alla fine della nostra guida. Prima di concludere, però, vogliamo lasciarti un ultimo regalo per non sentirsi inadeguati: frasi motivazionali per avere maggiore fiducia in se stessi. Ecco una piccola raccolta di dieci citazioni per te:
- «Osa diventare ciò che sei. E non disarmarti facilmente. Ci sono meravigliose opportunità in ogni essere» – André Gide;
- «Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro» – Mahatma Gandhi;
- «Ogni vincitore che abbia mai incontrato dice: “la mia vita è cambiata quando ho iniziato a credere in me stesso”» – Robert Harold Schuller;
- «Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile» – Thomas Edison;
- «Incontrerai sempre persone che cercheranno di sminuire i tuoi successi. Cerca di non essere tu il primo a farlo» – Michael Crichton;
- «In natura non c’è niente di inutile; nemmeno l’inutilità stessa» – Michel de Montaigne;
- «Togli il “non” dalla frase “non posso”» – Samuel Johnson;
- «Più l’universo ci appare comprensibile, più ci appare inutile» – Steven Weinberg;
- «Nessun può obbligarti a sentirti inferiore senza il tuo consenso» – Eleanor Anne Roosevelt;
- «Puoi avere ciò che vuoi semplicemente se sei disposto a liberarti della convinzione che tu non puoi» – Harold Robbins.
E con questo è tutto. Adesso tocca a te fare di tutto per non sentirti inadeguato. Credere in te stesso è il primo passo, per tutto il resto rileggi pure questa guida ogni volta che vuoi, sperando che possa esserti utile.