Come lavorare in proprio: i 7 consigli per diventare imprenditori
Vuoi sapere come fare per lavorare in proprio? Sei stufo del tuo lavoro o del tuo capo e vuoi iniziare una nuova carriera professionale? In questa guida ti dei consigli per diventare un imprenditore ed iniziare il tuo viaggio verso l’autonomia.
A volte, per paura di lasciare un posto di lavoro sicuro, si ci accontenta di quello che si ha nonostante si ci senta insoddisfatti. Anche se ti sembra impossibile, con le giuste strategie è possibile seguire i propri sogni ed aprire un’attività propria.
Deicide di lavorare in proprio è sicuramente un grande passo, ma se sei davvero deciso e hai preso in considerazione anche i rischi, non potrai che avere successo.
Prima della raccolta del frutto ci sono degli step e dei tempi che sono indispensabili per arrivare a quel momento, con un percorso imprenditoriale è lo stesso, ci vorranno tempo e pazienza, ma le soddisfazioni arriveranno.
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Diventa il capo di stesso
Se sei stanco di sottostare agli ordini di qualcun altro mettersi in proprio è la scelta migliore per realizzarti e migliorare il tuo stile di vita. Andiamo a scoprire come tutto questo può diventare realtà.
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Diventare imprenditore: vantaggi e svantaggi
Quando si decide di iniziare a lavorare in proprio si deve anche essere consapevoli che si sta per fare un passo molto importante, è quindi consigliabile calcolare quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi. Vediamoli insieme.
Sicuramente i vantaggi di essere un imprenditore sono:
- Lavorare per se stessi. Tutta la fatica, ne bene e nel male, sarà tutta per te;
- Soddisfazione personale. La tua attività è una tua creatura che cresce insieme a te;
- Libertà. Puoi gestire il tempo come meglio credi senza dover sottostare a nessuno.
Questi tre fattori porteranno nella tua vita molto entusiasmo e voglia di fare.
Vediamo, adesso, l’altro lato della moneta, gli svantaggi:
- Prendersi le responsabilità per un’intera attività;
- Accettare i rischi;
- Accettare una vita più stressante;
- Non essere tutelati per quanto riguarda ferie, malattie e infortuni.
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Intraprendenza
Per lavorare in proprio e diventare un buon imprenditore questa caratteristica è indispensabile. L’imprenditore deve essere coraggioso e intraprendente o l’idea del progetto non diventerà mai nulla di concreto.
Un buon imprenditore deve avere la giusta dose di coraggio e intraprendenza, altrimenti il progetto non potrà mai prendere forma. Bisogna avere il coraggio di rischiare. La differenza tra un imprenditore e una persona normale è che il primo sa prendersi la responsabilità dei rischi.
I segreti per creare da zero un business di successo sono:
- Capire che non puoi fare tutto da soli;
- Essere disposti a rinunciare a tutto in nome dell’obiettivo;
- Avere una buona dose di follia ed essere pronti a rischiare il tutto per tutto.
Scommette su un’idea anche se nessuno riesce ancora a vederne i frutti futuri. Non ti scordare infatti che l’ottimismo è la migliore arma di cui disponi per iniziare a lavorare in proprio.
I collaboratori e il team
In virtù di quanto detto, impara a delegare cosi da smaltire l’eccesso di carico lavorativo, così ti garantirai di avere il massimo livello di qualità di resa possibile.
Queste figure professionali possono anche essere esterne all’azienda, l’imprenditore deve avere la lungimiranza di coalizzarsi con professionisti preparati, seri e motivati, che lo aiutano a far crescere l’attività, i progetti e i guadagni. Ogni figura così, lavorando solo nel suo campo di specializzazione, renderà il meglio.
Inoltre, creare connessioni esterne fa solo bene alla crescita della tua attività. Per lavorare bene con il tuo team devi saper comunicare, questo predisporrà i tuoi dipendenti ad una motivazione maggiore e a notevoli capacità di problem solving. Insomma cerca di lavorare con una prospettiva di collettività e non di autorità.
Il valore del denaro
Abbiamo anticipato prima che un buon imprenditore sa prendersi la responsabilità dei rischi, ovviamente per capire bene a cosa si va incontro bisogna capire il valore dei soldi, soprattutto se sta per mettersi in proprio senza soldi.
Quello che devi tenere in considerazione è il fatto che l’investimento in un attività comporta una serie di costi non indifferenti, vediamo quali:
- Le tasse: che variano a seconda della partita IVA;
- Le assicurazioni: se un imprenditore vuole tutelarsi a proprio carico da infortuni, malattie o altro;
- I contributi pensionistici: se vuoi garantirti un futuro tranquillo devi tenere in conto di mettere da parte dei contributi che ti verrano restituiti nel momento in cui andrai in pensione;
- I mobili e l’affitto dell’ufficio o del locale;
- I dispositivi per lavorare: computer, stampanti, attrezzi, macchinari ecc;
- Gli accessori e i costi extra: biglietti da visita, cataloghi, brochures , pubblicità.
Concentrati sulle esigenze dei clienti
Un altra delle caratteristiche per sviluppare una buona mentalità imprenditoriale è, sicuramente, quella di imparare a capire di cosa i clienti hanno effettivamente bisogno, o ancor meglio di quello che non sanno ancora di avere bisogno.
Per capire bene le necessità dei clienti è importante relazionarsi direttamente con essi attraverso indagini e ricerche di mercato da cui estrapolare risultati certi sulle esigenze di ogni singolo cliente. Possedendo queste informazioni e, soprattutto, aggiornale costantemente risulterà molto più semplice fidelizzare i clienti e attrarne di nuovi.
Sii curioso
Lavorare in proprio significa essere dei professionisti, i professionisti devono continuamente aggiornare le loro conoscenze e migliorare il proprio rendimento. L’imprenditore deve avere l’apertura mentale di un bambino ed essere curioso riguardo ogni novità, anche quella più improbabile.
Fai domande, scambia idee e opinioni con altri professionisti: potranno venire fuori soluzioni inaspettate e scoperte curiose. Usando questa tipologia di approccio avrai maggiori opportunità di raggiungere i tuoi obiettivi e schiacciare i problemi quotidiani. Spesso le intuizioni migliori si nascondono dietro alle domande più banali.
Non avere fretta
Un vecchio proverbio recita “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”. Ergo, non avere fretta, prenditi del tempo per vederci chiaro, e quando sarai pronto per iniziare a lavorare in proprio tutto sarà più semplice.
Un’impresa può essere costruita anche nel sogno di una notte, ma quando si ci scontra con la realtà si devono tenere in considerazione molti fattori. Prenditi del tempo, tutto quello di cui necessiti, quello che ti serve per migliorare, colmare lacune, sperimentare, osservare.
Non esiste una regola matematica che possa calcolare questo tempo, sarai tu a capire quando sarai pronto. L’imprenditore Christopher Michel, in un intervista ha dichiarato:
«La prima volta non sono riuscito a concentrarmi su ciò che poteva far crescere il business. Mi sono focalizzato su aspetti poco rilevanti, ho studiato molto il mercato, ma poco come si fa impresa. Ho insomma sprecato tempo, pur avendone meno a disposizione. E avendone poco non sono riuscito a fare un percorso di crescita personale, prima ancora che della mia società».
Non bisogna abbattersi, dunque, alle prime difficoltà. L’esperienza paga, anche se a volte costa commettere qualche errore iniziale.
Conclusioni
Le qualità da possedere per essere un buon imprenditore sono diverse ma tutte importanti per arrivare all’obiettivo.
Noi ti abbiamo dato dei consigli per come diventare un imprenditore di successo anche dopo lunghi anni trascorsi nei panni del dipendete: questi suggerimenti possono essere davvero preziosi per te.
Questi sono i nostri 7 pratici consigli indirizzati a chi vuole lavorare in proprio: soluzioni da sfruttare tutti i giorni per diventare professionisti vincenti. Come sempre, noi di Unicusano, ti auguriamo buona fortuna!